domenica 3 luglio 2016

R.I.P. Michael Cimino





1939-2016


In pochi oggi lo ricordano, ma Michael Cimino è stato uno dei numi più importanti del cinema americano. 
Durante gli anni di quell'incredibile esperienza artistica ed umana che fu la New Wave di Hollywood, Cimino scala rapidamente la gerarchia degli studios, esordendo dapprima come sceneggiatore per "Silent Running" (1972) e "Una 44 Magnum per l'Ispettore Callaghan" (1973), per poi passare immediatamente dietro la macchina da presa con lo splendido "Una Calibro 20 per lo Specialista" (1974), sempre affiancato da Clint Eastwood.
Con "Il Cacciatore" (1978) firma uno degli apici del movimento degli autori in America: immenso successo di critica e di pubblico, diviene il perfetto ritratto di una generazione spezzata dalla guerra e dalle avversità della vita, nonostante le ilari polemiche di fascismo che gli furono accreditate.
Ancora più importante è però il successivo "I Cancelli del Cielo" (1980). Produzione imponente, nella quale ottiene il pieno controllo e con la quale crea il western più epico e al contempo amaro mai visto, perfetto spaccato della nascita di una nazione le cui radici affondano nel sangue dei poveri. Che si rivela, fatalmente, come il flop più cocente di sempre: appena 1 milione e mezzo di incasso in patria a fronte di oltre 44 milioni di budget in totale, fu la pellicola maledetta che pose fine per sempre a quella politica autoriale che tanto diede al cinema americano.
Provato da quell'esperienza distruttiva, Cimino torna alla cabina di regia solo nel 1985, per dirigere un altro capolavoro, "L'Anno del Dragone", poliziesco metropolitano semplicemente perfetto nella messa in scena e nella descrizione delle dinamiche tra legge e corruzione.
Con appena 7 film diretti, il grande artista si ritira a vita privata nel 1996, ritagliandosi un timido ruolo da romanziere occasionale, provato ancora più intimamente da un tumore che lo costringe ad una pesantissima cura ormonale che lo spinge alle soglie del cambiamento di sesso e contro il quale lotterà per oltre 20 anni.
Si spegne nello stesso anno in cui se ne è andato uno dei suoi collaboratori più preziosi, quel Vilmos Zsigmond al quale i suoi capolavori tanto devono. Se ne va in silenzio, lontano dalla fama e dalle luci del successo. Lasciandoci, però, un'eredità incredibile.





"Una Calibro 20 per lo Specialista" (1974)






"Il Cacciatore" (1978)






"I Cancelli del Cielo" (1980)




"L'Anno del Dragone" (1985)






"Il Siciliano" (1987)





"Ore Disperate" (1990)






"Verso il Sole" (1996)

1 commento:

  1. Il Cacciatore è sicuramente nella Top 10 dei miei film preferiti di ogni epoca, e Una Calibro 20 per lo Specialista e I Cancelli del Cielo non sono troppo dietro. Grave perdita... :(

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